lunedì 22 novembre 2010

Pattinaggio velocità: segnali di risveglio azzurro!

di Alberto Dolfin 

Ci si aspettava uno squillo azzurro (http://gianmariobonzi.blogspot.com/2010/11/pattinaggio-velocita-davis-e-nesbitt.html) e finalmente è arrivato. Nella seconda tappa di Coppa del Mondo di pattinaggio di velocità, il quarto posto dell’Italia nell’inseguimento a squadre è il primo risultato di rilievo di questa stagione. Ce l’ha messa tutta il solito, instancabile Enrico Fabris per tirare i due compagni d’avventura, Matteo Anesi e Luca Stefani al traguardo. I tre azzurri ci hanno provato fino alla fine ma il loro tempo, 3’46”16, non è bastato per salire sul podio. Comunque, un buon punto di partenza per l’Italia, un segnale che ci sono anche i nostri.


La gara è stata vinta dallo squadrone americano, guidato dal solito fenomeno: Shani Davis. Questa volta però, va menzionato anche l’ottimo lavoro del promettente Trevor Marsicano, ventunenne nato nello stato di New York. Dietro alla squadra a stelle e strisce si sono piazzati i norvegesi, guidati dall’ottimo Havard Bokko e gli olandesi, orfani di Kramer fino all’anno nuovo. Nelle gare individuali, va segnalato il secondo successo nei 1000 metri di Shani Davis, che bissa così la vittoria di una settimana fa ad Heerenveen. Domenica da incorniciare, dunque, per l’americano che ha così festeggiato ben due trionfi: 1000 metri e inseguimento a squadre. Nello sprint, invece, dopo il solito acuto del leader di Coppa del Mondo, Joji Kato, la seconda delle due gare ha riservato qualche sorpresa. Per la prima volta in questo scorcio di stagione, i 500 metri non sono stati vinti da un pattinatore asiatico. A rovinare la solita festa nippo-coreana ci ha pensato il finlandese Pekka Koskela. Nei 5000 metri c’era grande attesa per Enrico Fabris. In questo momento però, sembra che la forma non assista ancora al 100% il campione asiaghese. Bisogna così accontentarsi, per questa volta, di un undicesimo posto. La vittoria è andata al vicecampione olimpico della distanza e campione olimpico dei diecimila metri Seung-Hoon  Lee, che si è imposto sull’americano Kuck e il norvegese Bokko.


Tra le donne, continua il dominio di Jenny Wolf nello sprint. Davanti al pubblico di Berlino, la tedesca si è imposta agevolmente in tutte e due le gare dei 500 metri, rafforzando la leadership alla guida della classifica di Coppa del Mondo. Nei 1000 metri, invece, la regina è Christine Nesbitt. La canadese, campionessa olimpica in carica della distanza ottiene la seconda vittoria stagionale dopo il successo di Heerenveen della scorsa settimana. Nulla da fare per Heater Richardson e Margot Boer, che si sono accomodate sugli altri due gradini del podio. La vera sorpresa del weekend in campo femminile è la vittoria di Jilleanne Rookard nei 3000 metri. L’americana ha avuto ragione anche della favoritissima Martina Sablikova, oro a Vancouver 2010. A completare il podio ci ha pensato la tedesca Stephanie Beckert. Proprio la tedesca ha poi trascinato la sua squadra al trionfo casalingo nell’inseguimento. Piazza d’onore per le ragazze olandesi, staccate di poco più di mezzo secondo, con le norvegesi capaci di agguantare il terzo posto, stoppando le ambizioni della Corea del Sud.
La stagione di pista lunga non conosce pause e così nel weekend si torna sul ghiaccio. Si va ad Hamar, in Norvegia, teatro di alcune gare dei Giochi Olimpici che furono tanto cari all’Italia, quelli di Lillehammer 1994. Speriamo che queste località ispirino anche Fabris e compagni, nella speranza di raccogliere il primo podio stagionale per l’Italia.

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