mercoledì 17 novembre 2010

Scherma e popolarità, qualcosa è cambiato?

Proprio qui, su questo blog, nello spazio in cui gli sport erroneamente detti "minori" diventano "maggiori", come noi appassionati li abbiamo sempre considerati, urge una considerazione. E' cambiato quacosa per la scherma negli ultimi due lustri (10 anni) a livello mediatico, di immagine, di risonanza, insomma di conoscenza, degli atleti, dello sport, delle sue regole antiche e ancora attuali, della sua nobiltà? Da Sydney 2000, all'epoca del primo trionfo olimpico di Valentina Vezzali a livello individuale, condito dall'oro nel fioretto femminile a squadre (con Trillini e Bianchedi) e dal primo posto della spada a squadre maschile (Randazzo, Mazzoni, Cuomo e Milanoli)? Me lo chiedo giusto oggi, nel giorno in cui le ragazze d'oro del fioretto, Vezzali, Salvatori, Errigo e Di Francisca, saranno ospiti alla Gazzetta dello Sport per una video-chat aperta però a tutto il pubblico. Nobile e intelligente iniziativa. Scommetto in un pienone, ma l'appuntamento per un resoconto sarà in serata.

Margherita Granbassi

Intanto, torniamo a noi. E' solo uno spunto di riflessione. Pensateci bene, però, prima di rispondere. Per me sì. La scherma, ahinoi, nell'immaginario collettivo, è sempre quella che porta medaglie ogni quattro anni (in realtà è buona per tutte le stagioni, considerato il bottino degli azzurri a Europei e Mondiali, ma questo interessa meno); attenzione, però, i suoi protagonisti principali, oggi, sono conosciuti e questo è solo un bene per il movimento (parere personale). Si può discutere su tutto, sui modi, sui tempi, sui reality, su altre trasmissioni, ma resta un fatto inconfutabile: Valentina Vezzali (per le sue vittorie in primis, visto che sono tantissime, ma anche per lo spot Kinder, per la sua presenza a Ballando con le Stelle, inoltre viene spesso invitata a convegni di aziende per parlare di motivazioni), Aldo Montano (dopo l'oro olimpico di Atene, la Fattoria, le copertine di tanti rotocalchi, le fidanzate "famose"), Matteo Tagliariol (primo a Pechino nella spada, poi la comparsa alla Talpa), Margherita Granbassi (mondiale a Torino 2006, poi ad AnnoZero, a Ballando con le Stelle, con la fortuna, allo stesso tempo, di essere una bellissima ragazza, aggiungo pure organizzata bene e umile) sono volti noti. Fermi lì: non azzardiamo paragoni con calciatori, piloti o tennisti, protagonisti di sport decisamente più ricchi, perché il nostro scopo non è capire chi è più famoso di chi, ma quanto la conoscenza dell'atleta, magari arrivata attraverso altri canali che non siano quelli delle pedane, possa aiutare il movimento schermistico a crescere.

Da sinistra Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Margherita Granbassi a Torino 2006

E qui magari servirebbero i numeri degli iscritti ai vari club di scherma dal 2000 a oggi. Al momento non li ho, ma li chiederò alla Federscherma. Restano valide, comunque, le considerazioni fatte recentemente da Matteo Tagliariol, il quale, Talpa o non Talpa, ha detto molto francamente che senza il suo gruppo sportivo militare non potrebbe continuare a tirare di scherma. E' un dato di fatto che vale per moltissimi altri sport, lo sci alpino, per esempio. Quindi c'è poco da esultare, in realtà. Conoscenza o leggera fama non è detto che portino tanti sponsor personali.

Vezzali, Trillini, Granbassi

In passato? Penso agli anni '80, anni in cui l'Italia ebbe squadre fortissime un po' in tutte le armi (nomi? Numa, Cipressa, Borella, Cervi e Cerioni nel fioretto maschile, Vaccaroni, Cicconetti, Zalaffi, Bortolozzi in quello femminile, Marin, Meglio, Scalzo nella sciabola, Cuomo e Mazzoni nella spada), ma dubito che fossero conosciuti come lo sono oggi gli atleti sopra citati, se non per il solito battage mediatico olimpico Certo, Dorina Vaccaroni, veneziana, campionessa del mondo di fioretto femminile nel 1983, a Roma, battendo in finale un'altra italiana, Carola Cicconetti, è stata sposata con un calciatore del Milan, Andrea Manzo, ma erano altri tempi e soprattutto, era più famosa lei... O no? Cosa ne pensate? La maggior conoscenza a livello mediatico e nazionale dei principali campioni della scherma può aiutare anche tutto il movimento italiano? Può invogliare più giovani o giovanissimi ad abbracciare questo sport?

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5 commenti:

  1. Io sono una ragazza di 23 anni e faccio scherma da sette anni, ormai. Ho cominciato a fare scherma l'ultimo anno di liceo, ma ho sempre seguito questo sport -per quanto possibile, dato che, appunto, soprattutto fino ad Atene 2004 era difficilissimo vederlo in tv, se non alle olimpiadi-. Nella mia esperienza ha contato poco la conoscenza a livello mediatico degli atleti, ma credo che oggi sia molto più importante. Parlo anche del fatto che, purtroppo, i media propongono modelli (giusti o sbagliati che siano)che vengono seguiti dai più. Perciò, magari anche con premesse o motivazioni sbagliate, più persone si sono avvicinate alla scherma, ultimamente. E questo è un bene comunque, perché toglie alla scherma quell'aura di sport d'elite per snob che a me ha sempre dato un po' fastidio, e la fa conoscere. Bisogna poi vedere, però, e questo è l'importante, chi rimane.
    Serena

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  2. Assolutamente sì. visto che Quello che ci rovina sinceramente, penso sia il calcio, che trattiene troppe risorse pubbliche anche se le società grandi potrebbero benissimo finanziare anche stadi, sicurezza ecc..

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  3. Vi ringrazio per i vostri interventi. Cerchiamo, comunque sia, di esulare dall'argomento calcio in questo senso: come funzionano le cose da noi in Italia, beh lo sappiamo bene. Sappiamo anche bene che non cambierà MAI nulla, il calcio avrà sempre lo spazio enorme che ha tutt'ora. Prendiamone atto. Pazienza (tra l'altro, come sport in sé a me piace molto. Non amo il contorno). Ma noi cerchiamo di analizzare comunque quello che succede negli altri sport, in altre parole, di parlare BENE(se è il caso) degli altri sport, e non MALE (tanto non cambia niente) del football. Insomma, come diceva il ct azzurro Enzo Bearzot, battaglie "a favore" e non "contro. Quelle le lasciamo ia politici". Parola del Vecio!

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  4. Perchè Randazzo Mazzoni e Milanoli sono in grassetto e Cuomo no?

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  5. Per un semplice errore che ho corretto subito... Grazie!!!

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