mercoledì 27 ottobre 2010

Scherma: L'or di Nathalie già luccica al Gran Palais

"Sport minori a chi?" non è esattamente il titolo adatto a ospitare il pensiero della Campionessa del Mondo di spada a squadre Nathalie Moellhausen (http://milano.blogosfere.it/2009/10/intervista-a-nathalie-moellhausen-milanese-fresca-campionessa-mondiale-di-spada.html), milanese di nascita, parigina d'adozione, cittadina del mondo. Del suo albero genealogico e delle sue origini multietniche e nobili si è parlato in più di un'occasione, ma è forse ancora da queste che bisogna ripartire per comprendere appieno la missione di cui l'estrosa e intraprendente Nathalie vuole farsi portatrice."Voglio fare innamorare di scherma tutta la gente", dice. L'obiettivo è chiaro, almeno quanto il percorso da seguire per portarlo a termine: creare una nuova immagine della scherma attraverso la costruzione di progetti artistici ad essa correlati.

Da sinistra: Moellhausen, Cascioli, Quondamcarlo, Del Carretto (foto Bizzi)

L'idea di sviluppare un progetto che accostasse la scherma all'arte ha sempre affiancato il suo percorso sportivo, anche se "francamente - racconta Nathalie - sto lavorando concretamente a questo progetto solo da 3 anni, nel corso dei quali si sono succeduti vari sviluppi, fino alla creazione dell'idea ultima, arrivata dal fatto che i Campionati del Mondo di Scherma quest'anno si svolgeranno all'interno del Grand Palais, monumento storico di Parigi, generalmente consacrato a sede di eventi culturali e artistici di indiscusso valore".
In termini schermistici, un'ottima scelta di tempo, degna del suo blasone, ha portato Natalie a compiere un primo affondo molto importante per il raggiungimento del suo obiettivo."Al momento, con l'aiuto di vari amici professionisti francesi, abbiamo realizzato un calendario artistico e un'esposizione fotografica (dal titolo Lames&Or, ndr). Per il calendario sportivo fin dall'inizio l'idea è stata quella di creare un prodotto non convenzionale. Di lì la scelta di non optare per l'esaltazione del corpo, lungi da qualsiasi nudità o volgarità, e di ritrarre nei 12 scatti, 12 schermitori provenienti da tutti i continenti, proprio per esaltare il contesto internazionale in cui verrà presentato. Gli scatti più belli faranno parte di un'esposizione d'arte al Grand Palais".

 Moellhausen (foto Bizzi)


Chi vive a Parigi sa bene cosa rappresenti il Grand Palais: un contesto che tanto si discosta dai tristi e talvolta dismessi palazzetti di periferia cui generalmente sono confinate le competizioni di scherma. Se si relega ai sobborghi delle grandi città uno sport come la scherma, le cui difficoltà tecniche già di per sè sono ignote al pubblico profano, come si può pretendere che quello stesso pubblico sia invogliato ad andare a vedere una gara? Come evitare la condanna a sport minore per numero di spettatori al seguito?  Il fatto che la manifestazione si svolga nel centro di Parigi rappresenta una conquista, perché consente a una gran parte di pubblico, anche quello profano, di accedere alla scherma. Ma davvero il progetto di Nathalie può essere colto e apprezzato proprio da tutti, o è destinato ad aumentare ancor di più quell'aurea di sport di nicchia che da anni si cerca di far cadere? La risposta della milanese stupisce e pare in contraddizione con il proposito iniziale, eppure ha una sua logica propositiva. "Per me la scherma resta uno sport di nicchia.Non può essere uno sport per tutti, per il semplice motivo che già di per sè è di difficile interpretazione da un punto di vista tecnico. L'esperienza che ho potuto maturare dice che, sviluppandone ed esaltandone il lato artistico ed estetico, è più probabile trovare un seguito di estimatori e quindi estenderne la popolarità a tutti quelli che amano l'arte in ogni sua manifestazione. Io ho avuto un gran riscontro e per me questo è un processo che può solo evolvere". E allora, per il momento, non importa chi avrà la sensibilità di cogliere questo aspetto, perché, come dice lei, "la mia preoccupazione è quella di riportare la scherma a un'immagine nobile ed aristocratica qual è sempre stata e in fondo, nel mio immaginario, il risultato ottenuto da questi progetti rispecchia quello che io vorrei rappresentare della scherma" Il proposito è tanto ardito e sofisticato quanto concreto e di certo pone le basi per quello che sarà il futuro di Natalie senza la scherma. Bon chance... Il nostro auspicio è che la sua lama brilli d'oro sulle pedane ancor più che sulla carta fotografica, perché non c'è migliore espressione artistica del gesto di un atleta che giunge alla vittoria, e nessuna vittoria che non faccia innamorare gli appassionati di sport.
Sara Cometti :-)---- 

http://gianmariobonzi.blogspot.com/2010/10/scherma-ci-scrive-una-campionessa-del.html

http://gianmariobonzi.blogspot.com/2010/10/scherma-mondiali-su-eurosport-dal-6.html
 
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Oro mondiale a squadre per la spada femminile: da sinistra, Moellhausen, Cascioli, Quondamcarlo, Del Carretto (foto Bizzi)

2 commenti:

  1. Anche lontana da questa splendita (ragazza)ESPORTIVA il mio cuore e con lei. que possa vincere sia con la sqadra que individuale se lo merita tutto!!! Anche il merito dello spetacolo di apertura per l,inizio del mundiale di esherma al grand palais. Nathalie,dai il massimo di te e ce la farai.Un in bocca al lupo! marlene by Italia

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  2. Grazie per averci scritto Marlene! Continua a farlo e a seguirci!

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