Giornata trionfale per i colori azzurri sul ghiaccio di Quebec City. Nicola Rodigari e Arianna Fontana si sono piazzati entrambi in seconda posizione, rispettivamente nei 1500 e nei 1000 metri nella seconda prova della Coppa del Mondo 2010/2011. Sulla distanza più lunga del programma il ventinovenne di Tirano ha tirato fuori gli artigli e si è piegato soltanto al canadese Micheal Gilday. Rodigari è sceso sul ghiaccio nel pomeriggio, mentre gli altri azzurri Reggiani e Dotti si erano fermati alla finale dei ripescaggi, e ha vinto con sicurezza la sua semifinale. Poi, in una finale molto tirata con sette pattinatori in poco più di un secondo al traguardo, l’azzurro ha fatto valere la sua preziosa esperienza e ha messo le sue lame davanti agli inseguitori, guidati dal francese Chataignier, giunto terzo. Un solo rammarico: con il tempo di 2’18”05, Rodigari è giunto a solo un decimo dalla vittoria. D’altronde si sa che lo short track è un sport che vive di sfide all’ultima lama.
Lo racconta lo stesso Rodigari a mente fredda: “Mi sono mosso bene all’inizio e quando si è accesa la gara a circa sei giri dal termine ero terzo. Sono rimasto lì in scia, passando prima il giapponese e poi il cinese, che nel frattempo aveva compiuto un doppio sorpasso all’interno. Poi da lì sono andato all’arrivo, anche se sul traguardo pensavo mancasse ancora un giro, altrimenti avrei provato prima a superare il canadese. Comunque, sono molto contento per questo secondo posto, erano almeno due anni che non salivo più sul podio in Coppa del Mondo!”.
Lo racconta lo stesso Rodigari a mente fredda: “Mi sono mosso bene all’inizio e quando si è accesa la gara a circa sei giri dal termine ero terzo. Sono rimasto lì in scia, passando prima il giapponese e poi il cinese, che nel frattempo aveva compiuto un doppio sorpasso all’interno. Poi da lì sono andato all’arrivo, anche se sul traguardo pensavo mancasse ancora un giro, altrimenti avrei provato prima a superare il canadese. Comunque, sono molto contento per questo secondo posto, erano almeno due anni che non salivo più sul podio in Coppa del Mondo!”.
Rodigari e Confortola agli Europei di Torino
Ma la festa non è finita qui. A neanche una settimana dall’ottimo secondo posto sui 500 metri, la sensazionale Arianna Fontana si è ripetuta sulla doppia distanza. Nella gara vinta dalla statunitense Lana Gehring, l’azzurra è riuscita ad avere la meglio sulla St-Gelais, che la scorsa settimana l’aveva battuta nella sua gara, e si è piazzata al secondo posto. Fuori ai quarti di finale, invece, la giovane Martina Valcepina, mentre Elena Viviani non ha superato lo scoglio dei ripescaggi mattutini.
Nei 1500 metri vittoria per la cinese Zhou Yang, che ha battuto l’americana Reutter, mattatrice dello scorso weekend. Si è fermata alle semifinali la corsa della giovanissima Arianna Valcepina, mentre è uscita nei ripescaggi l’altra azzurra Cecilia Maffei.
Nei 1000 metri maschili, continua il momento magico del francese Thibaut Fauconnet, che bissa il successo di Montréal e rafforza così la candidatura alla vittoria della classifica finale sulla mezza distanza. Alle spalle del sorprendente francese si sono piazzati il cinese Yu e lo statunitense Lobello. Si era fermata la mattino la corsa dei due giovani azzurri Matteo Compagnoni e Davide Viscardi.
Ancora peggio, però, è andata allo sfortunato Yuri Confortola. Infatti, in una giornata così ricca di emozioni, c’è anche una brutta notizia per il clan azzurro. A causa di una caduta rovinosa nella prima batteria dei quarti di finale, Confortola è andato a finire sotto i materassi di protezione collocati a bordo pista e si è procurato la frattura di tibia e perone. I medici canadesi sono già al lavoro per ridurre le fratture presenti nella gamba destra dell’atleta, ma si teme che il proseguo della stagione dell’azzurro sia fortemente a rischio. Nel corso della giornata ci sono state parecchie cadute che hanno colpito numerosi atleti, tra cui anche altri due azzurri, Dotti e Compagnoni. Proprio uno delle vittime delle scivolate al Pavillion de la Jeunesse , il giovane Matteo Compagnoni spiega il problema della sicurezza: “Rispetto al solito, i materassi di protezione non sono mobili e quindi basta niente per farsi male. Sono sicuro che Yuri non si sarebbe rotto nulla se ci fossero state delle protezioni adeguate”.
Ancora peggio, però, è andata allo sfortunato Yuri Confortola. Infatti, in una giornata così ricca di emozioni, c’è anche una brutta notizia per il clan azzurro. A causa di una caduta rovinosa nella prima batteria dei quarti di finale, Confortola è andato a finire sotto i materassi di protezione collocati a bordo pista e si è procurato la frattura di tibia e perone. I medici canadesi sono già al lavoro per ridurre le fratture presenti nella gamba destra dell’atleta, ma si teme che il proseguo della stagione dell’azzurro sia fortemente a rischio. Nel corso della giornata ci sono state parecchie cadute che hanno colpito numerosi atleti, tra cui anche altri due azzurri, Dotti e Compagnoni. Proprio uno delle vittime delle scivolate al Pavillion de la Jeunesse , il giovane Matteo Compagnoni spiega il problema della sicurezza: “Rispetto al solito, i materassi di protezione non sono mobili e quindi basta niente per farsi male. Sono sicuro che Yuri non si sarebbe rotto nulla se ci fossero state delle protezioni adeguate”.
Gli altri azzurri però non si sono fermati neanche davanti alla malasorte e poco dopo hanno saputo tirare fuori la giusta grinta per conquistarsi un posto in finale con la staffetta, seppur privi dell’infortunato Confortola, sostituito egregiamente dal giovane dell’Agorà Davide Viscardi. Ora si punta ad una medaglia, come afferma anche il leader Rodigari: “Se riusciamo a salire sul podio, lo facciamo anche grazie a Yuri. Lui ha corso i quarti di finale di questa qualificazione e sarebbe un bel pensiero quello che anche lui possa ricevere una medaglia. Sappiamo che sarà dura, soprattutto senza di lui che è un titolare inamovibile della squadra, ma noi ci proveremo”.
Soltanto finale B, invece, per la staffetta femminile, battuta nella sua semifinale dalle potenze asiatiche Cina e Giappone. Oggi si conclude la trasferta canadese con gli atleti impegnati nei turni conclusivi dei 500 metri, dei secondi 1000 metri del weekend e nelle finali di staffetta.
Alberto Dolfin
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