L'Italia comincia con la stessa formazione che aveva sconfitto Portorico, ovvero con le diagonali Lo Bianco-Ortolani, Bosetti-Del Core, Arrighetti-Gioli e Cardullo libero. E' una partita chiave, per tanti motivi: perché l'Olanda ha appena inflitto un pesante 3-0 alle azzurre, qualche settimana fa, nel corso delle qualificazioni al Grand Prix 2011, giocate in Sardegna; perché le orange sembrano più in palla fisicamente e perché sicuramente vogliono rifarsi dopo il netto 3-0 subito un anno fa nella finale senza storia dell'Europeo in Polonia. E perché, con il Brasile, la squadra di Selinger è la più forte del girone.
Ebbene, dopo un botta e risposta iniziale, 18-25 Olanda, 25-21 Italia (con Barcellini in campo e subito protagonista al posto di Lucia Bosetti da metà parziale), ecco il terzo set che può rappresentare, forse, la svolta del torneo azzurro: Flier (34 punti, a tratti devastante, ma scomparsa nel tie-break finale, quando contava di più) e compagne volano sul 5-0 e sembrano in controllo del parziale e dell'incontro. Sembrano. Barbolini comincia a pescare dalla panchina sul 14-11 e mette in campo Lucia Bosetti nel ruolo di opposto, togliendo un'Ortolani in difficoltà (ma sarà decisiva più avanti). Lentamente comincia la rimonta: 15-12, 17-15 Olanda, 18-17 con un ace di Lo Bianco. Nel momento cruciale, altra svolta: sul 22-19 Olanda, Griothues spedisce fuori la palla che forse avrebbe dato alle "arancioni" la vittoria, mentre Barbolini manda in campo Crisanti al posto della palleggiatrice titolare Lo Bianco per alzare il muro. Non uscirà più, praticamente. L'Italia piazza un contro-parziale di 0-5, firmato Gioli-Barcellini (quest'ultima all'esordio assoluto in un torneo iridato e per questo va applaudita ancora di più), vola 22-24, spreca il primo set-point, ma non il secondo, affidato alla giovane schiacciatrice piemontese, che non trema e mette giù il pallone del 23-25. E' un set conquistato in maniera incredibile, grazie anche ai 6 punti di Arrighetti, alle difese della stessa centrale bergamasca, di Del Core, di una strepitosa Cardullo (http://www.youtube.com/watch?v=e0Iu3vHgJxU&feature=player_embedded); è il set dei 4 punti a testa per Barcellini, Gioli e Del Core, il parziale in cui anche Lucia Crisanti, che non giocherà molto in questo mondiale (crediamo), capisce di poter lasciare il segno. Una meraviglia assoluta per intensità, voglia di vincere e capacità di non mollare mai. Forse con questo parziale l'Italia si rende che può essere grande protagonista in questo Mondiale.
Nel quarto set il copione è identico (Ortolani torna a giocare opposta, Barcellini, giustamente, non esce più) l'Italia va subito sotto (0-3) poi rimonta, spreca due match point, perde 27-29, ma certo non si scompone. E il tie-break finale è un capolavoro: subito da 0-2 a 4-2, poi due punti consecutivi di Arrighetti (tra cui un muro) ci portano sull'8-5. Dopo un altro match point sprecato, Del Core chiude per il 15-12 e 3-2 finale.
E' stata durissima: l'Olanda ha comunque dominato a muro (17-13) grazie anche ai tanti cm delle sue giocatrici. In questi casi se la ricezione non è perfetta e la palla dell'alzatrice di conseguenza più lontana o più vicina rispetto alla traiettoria ideale per l'attaccante, è dura, durissima superare l'ostacolo che si ha di fronte. E infatti l'Italia ha faticato moltissimo a mettere palla per terra. Si è salvata grazie alla sua difesa, a una panchina che è di livello assoluto, alla capacità di Massimo Barbolini di cambiare, sì, ma di non togliere completamente dalla partita una giocatrice (vedi Ortolani, in difficoltà nel terzo set, sostituita, ma poi decisiva nel tie-break finale, con un attacco da ferma, a metà campo, contro il muro schierato, degno del miglior Lorenzo Bernanrdi) e alle difesa di Paoletta Cardullo, indispensabile per questa squadra. Non sarà ancora la miglior Cardullo possibile, almeno non in ricezione, com'è naturale che sia per chi non è al top della condizione, ma sembra davvero l'anima dell'Italia. Cinque atleta in doppia cifra per punti: Arrighetti, Ortolani, Del Core, Gioli (23!) e Barcellini. Ma mai come in questo caso la vittoria è stata ottenuta "di squadra".
ITALIA-OLANDA 3-2 (18-25, 25-21, 25-23, 26-28, 15-12).
ITALIA: Arrighetti 18, Ortolani 17, Del Core 14, Gioli 23, Lo Bianco 3, Bosetti 2. Libero: Cardullo. Di Iulio, Barcellini 13, Rondon, Crisanti. Non entrate: Arcangeli. All. Barbolini.
OLANDA: Visser 11, Flier 35, Staelens C. 10, Wensink 12, Dijekema 1, Grothues 22, Libero: Van Tienen. Huurman 3, Staelens K. , Koolhaas. Non entrate: de Kruijf, Blom. All. Selinger.
ARBITRI: Liu (Chn) e Nastase (Rom).
Spettatori: 1500. Durata set: 25, 26, 27, 30, 16.
Italia: bv 3, bs 3, m 12, e 11.
Olanda: bv 6, bs 4, m 16, e 15.
BARBOLINI – “Una grande partita giocata da due ottime squadre. Questo era un po’ lo spartiacque del nostro Mondiale, ci doveva dire se possiamo puntare a entrare tra le prime quattro, oppure se saremmo finiti nelle retrovie. Abbiamo iniziato male, ma abbiamo reagito con grinta e forza di volontà. Una vittoria ottenuta con i colpi delle singole, ma soprattutto come squadra.”
ARRIGHETTI – “Sono veramente contenta per la vittoria. Sono ancora emozionata per questo che ritengo il vero esordio nel Mondiale, in quanto la partita con Porto Rico è servita solo per il rodaggio. Una vittoria ottenuta con la grinta, che sicuramente farà bene al morale della squadra, un successo contro un’Olanda che ha confermato di essere veramente forte.”
BARCELLINI – “Quando sono entrata in campo avevo i brividi, per l’emozione. I primi attacchi li ho vissuti come i primi della mia carriera. Sono soddisfatta della mia prestazione, ma si può fare di più, si può sempre fare di più. Spero di avere altre occasioni in questo Mondiale di dare il mio apporto.”
DEL CORE – “Abbiamo fornito una bella prova come squadra. Abbiamo iniziato male, con tanti problemi nel primo set, ma siamo riuscite a tirarci fuori e a portare a casa una vittoria che vale tantissimo per il futuro di questo Mondiale.”
PRECEDENTI - L’avversaria delle azzurre domani sarà il Kenya, ormai da qualche anno tra le squadre migliori del continente africano. Squadra che gioca una pallavolo abbastanza semplice, difficilmente potrà creare problemi a Lo Bianco e compagne. In passato le azzurre hanno battuto due volte il sestetto africano, la più recente vittoria è stata conquistata nella Coppa del Mondo il 10 novembre 2007 a Sapporo.
TELEVISIONE - La sfida con le keniane verrà trasmessa due volte da RaiSport1: la prima in diretta alle ore 7.30 italiane, la replica in differita alle ore 21.30.
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