E' ancora un po' presto, decisamente presto, per dirlo, ma la sensazione, così, iniziale, è che abbia ragione il Commissioner NBA David Stern: potrebbe essere una stagione bella, imprevedibile, con grande equilibrio. Sui valori assoluti non si discute, le squadre da battere erano e restano Lakers, Thunders, Heat, Celtics, Magic, Spurs, Mavericks, ma certo stiamo osservando compagini poco accreditate tenere “botta”, per dirla ala Ligabue, quanto meno in casa. Com'è successo due giorni fa, quando Cleveland ha sorpreso Boston alla seconda partita in due giorni dopo lo sforzo enorme profuso per dare una lezione a Miami.
Cominciando dagli italiani, la notte tra venerdì e sabato regala successi a Bargnani e Belinelli, quindi a Raptors (1-1) su Cleveland (senza Mo Williams) e Hornets (2-0 dopo due match in casa, l'avreste detto? Noi lo abbiamo detto...) su Denver e una sconfitta di misura a Boston per Gallinari e i suoi Knicks. Tutto sommato, va benissimo così.
Questa volta il Mago di Toronto distribuisce bene i suoi 20 punti (13 all'intervallo, ma sono quelli che lanciano la squadra canadese nella fuga decisiva) messi a segno in 30' sul parquet, con 8/15 dal campo, ½ da tre, 1 solo rimbalzo, 2 assist, 1 stoppata, 2 palle perse e un +15 di plus minus. Ventuno punti di media in due partite per l'ala/pivot romana, in linea con le aspettative per un uomo franchigia. Due match in casa per Toronto, contro due squadre tra le più deboli a est, bilancio appena appena sufficiente con una vittoria e una sconfitta. Dicevamo dei punti di Andrea: la partita si spacca nel secondo quarto ed è lui a iniziare (con una tripla) e chiudere (con due liberi a segno) il parziale di 14-5 che di fatto decide presto il match. Stupiscono, ma non tantissimo, i 30 rimbalzi in due partite (con due soli punti per altro) di Reggie Evans, inamovibile nel quintetto titolare di Toronto con Jack, DeRozan e Kleiza, altro uomo decisivo (19 punti, 5 rimbalzi, 3 assist). Cinque uomini in doppia cifra per la franchigia canadese. E' piaciuto ben poco, a Byron Scott e ai Cavaliers, il finale di match, con i Raptors avanti di 18 a 16'' dalla fine eppure assatanati nel rubare il pallone, segnare il 101esimo punto (finale 101-81) e dunque regalare una pizza a tutti i fan dell'Air Canada Centre (regola fissa quando si scollina oltre quota 100). A precisa domanda, lapidaria risposta di Scott: "No comment!". Per Reggie Evans, invece, una cosa da fare: "E' venerdì, i ragazzi non dovranno andare a scuola domani, per questo so che amano tornare a casa, dopo la partita, con una pizza gentilmente offerta... da noi. Non è il caso per i Cavaliers di arrabbiarsi troppo. L'abbiamo fatto per i fans". Adesso, trasferta a Ovest, da lunedì: Sacramento, Utah, Lakers e Blazers. Commiato affidato ad Andrea Bargnani: "Nel correre saremo una delle squadre più forti della Lega. E' il nostro punto di forza".
Marco Belinelli stavolta non tira granché bene (anche poco, se vogliamo), 3/11, cui aggiunge 2 assist in poco più di 23' di gioco, ma con lui in campo comunque New Orleans ha un +4 di plus minus perché il ragazzo di San Giovanni in Persiceto (Bologna) si applica meravigliosamente in difesa, anche nei momenti più importanti del match. Gli Hornets battono 101-95 Denver, certo più forti dei Bucks e regalano a coach Williams un esordio da sogno, due vittorie nelle prime due gare da head coach Nba. La differenza la fa Cris Paul nel quarto periodo in cui segna 10 dei suoi 17 punti, flirtando con la tripla doppia visto che al tutto aggiunge 7 rimbalzi e 7 assist. Belinelli e compagni tornano in campo già stanotte sul difficile parquet di San Antonio. Poi altra trasferta a Houston, mercoledì, quindi in casa contro Miami, venerdì.
Marco Belinelli stavolta non tira granché bene (anche poco, se vogliamo), 3/11, cui aggiunge 2 assist in poco più di 23' di gioco, ma con lui in campo comunque New Orleans ha un +4 di plus minus perché il ragazzo di San Giovanni in Persiceto (Bologna) si applica meravigliosamente in difesa, anche nei momenti più importanti del match. Gli Hornets battono 101-95 Denver, certo più forti dei Bucks e regalano a coach Williams un esordio da sogno, due vittorie nelle prime due gare da head coach Nba. La differenza la fa Cris Paul nel quarto periodo in cui segna 10 dei suoi 17 punti, flirtando con la tripla doppia visto che al tutto aggiunge 7 rimbalzi e 7 assist. Belinelli e compagni tornano in campo già stanotte sul difficile parquet di San Antonio. Poi altra trasferta a Houston, mercoledì, quindi in casa contro Miami, venerdì.
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