venerdì 17 dicembre 2010

Rugby: Challenge Cup, alias... Europa League. Ahinoi.

di Paolo Wilhelm

Girone 1, I Cavalieri Prato: 1 vittoria, 2 sconfitte, 47 punti fatti e 141 subiti.
Girone 2, Petrarca Padova, 1 vittoria, 2 sconfitte, 52 punti fatti e 98 subiti.
Girone  4, Crociati Parma, 3 gare e 3 sconfitte,  31 punti fatti e 132 subiti.
Girone 5, Femi-CZ Rugby Rovigo , 3 ko in 3 partite,  20 punti fatti e 161 subiti.

Vogliamo mettere di più il dito nella piaga? Complessivamente le squadre italiane hanno realizzato 14 mete, quante quelle fatte dallo Stade Francais, due meno di quelle marcate dal solo Gloucester. Per non parlare di Brive e Sale Sharks, che rispettivamente ne hanno fatte 23 e 22.

Rugby - Prato-Challenge Cup

Numeri che certificano un fallimento, inutile girarci attorno. E quel fallimento si chiama Challenge Cup, il parente rugbistico della Europa League. Ed esattamente come avviene per quella competizione calcistica, anche qui le nostre squadre soffrono di una sindrome che le porta a snobbarla o a prenderla quantomeno poco seriamente. Una competizione che una volta messa sulla bilancia, fa pendere le sue braccia dalla parte  del “fastidio” piuttosto che da quella dei vantaggi. Il rischio di infortuni per i giocatori, in primo luogo, un dispendio di energie a discapito di campionato e Trofeo Eccellenza (la ex Coppa Italia), in secondo. E un esborso economico non ripagato dai risultati. Perché se c’è un argomento che le squadre di rugby possono utilizzare a loro parziale discolpa è proprio quello dell’impossibilità di vittoria finale: sognare è bello e non costa nulla, ma è più facile e probabile che Juventus o Napoli vincano l’Europa League piuttosto che vedere trionfare – ad esempio – Prato in Challenge. 

Rugby-Challenge Cup

Eppure la crescita del nostro movimento (http://rugby1823.blogosfere.it/) passa anche attraverso quel trofeo: Benetton e Aironi sono entrate dalla porta principale nel top del professionismo, ma al contempo tutto il resto del rugby italiano ha fatto un deciso mezzo passo indietro, regredendo in una situazione di semi-professionismo o di dilettantismo spinto. Ma non ci si deve accontentare di questa situazione. Oggi è così, domani chissà: abbiamo un “parco umano” che è numericamente invidiabile, bisogna lavorare in profondità su crescita e preparazione, imboccando magari un sano percorso fatto di “onorevoli” sconfitte. Anche perché il posto assegnato a Benetton e Aironi (http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Rugby/11-12-2010/primo-volo-aironi-712114221002.shtml) in Celtic non è eterno: auguriamo alle due franchigie ogni bene, ma tra quattro anni la nostra Federazione e il board celtico  decideranno se le due squadre italiane a rimanere in quel torneo dovranno ancora essere quelle. Petrarca, Rovigo, Mogliano, Parma e le altre devono farsi trovare pronte di una eventualità a loro favorevole. E le sconfitte con gap di 40-50 punti non aiutano di certo. 

Rugby-Challenge Cup

La FIR ( http://www.federugby.it/) per invogliare le società ad un maggiore impegno ha allentato i cordoni della borsa, mettendo a disposizione 10mila euro per ogni punto conquistato da ogni squadra italiana. Beh, finora, l’unico ad essere soddisfatto deve essere il tesoriere federale. Se l’andazzo rimane questo, la federazione potrebbe chiudere il portafoglio e – cosa più grave – prima o poi qualcuno arriverà a chiedersi che cosa diavolo ci stanno a fare lì le nostre squadre. Ed essere buttati fuori per demeriti sportivi non è esattamente il massimo. La via l’hanno indicata i Cavalieri Prato, non più tardi di un paio di mesi fa, quando hanno conquistato una clamorosa e storica vittoria contro il Connacht. Grinta e determinazione non sempre fanno crescere e vincere. Non subito almeno. Ma sono il giusto inizio.


PER SAPERNE DI PIU':

Sui Barbarians: (http://gianmariobonzi.blogspot.com/2010/12/normal-0-14-false-false-false.html).
Sui recenti test match dell'Italia: (http://gianmariobonzi.blogspot.com/2010/12/rugby-un-mese-di-test-match-e-dunque.html)
Sul Varsity Match: (http://gianmariobonzi.blogspot.com/2010/12/rugby-oxford-vs-cambridge-ovvero-il.html)



Rugby-Challenge Cup

Cosa ne pensate? Scrivete! Nell'apposito spazio, sotto questo post!! 

2 commenti:

  1. Le italiane tendono a credere di non aver speranze e quindi perdono in partenza! si cerca di vincere solo con Bucarest e San Salvador, e invece non si tenta neanche contro altre squadre alla portata come La Rochelle, Agen, Dax, Leeds...

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    Aironi Rugby Team Supporters
    www.aironirugby.wordpress.com

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  2. Le squadre che giocano nel nostro campionato fanno pena, mi dispiace ogni volta usare questo termine ma è cosi. La federazione deve fare qualcosa invece di pensare ad altri problemi meno importanti

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