domenica 12 dicembre 2010

Sci alpino: St Moritz, occasione sprecata

Dove sarebbe arrivata Federica Brignone senza quel grosso errore sul primo dei due dossi, a metà circa della seconda manche, del terzo slalom gigante stagionale? Sicuramente a ridosso del podio, forse anche su uno dei tre gradini. E’ una grande occasione persa, ci dispiace moltissimo. 

Federica Brignone (FISI)

In telecronaca, in diretta su Eurosport 2, mi sono lanciato in un “forse non ha perso comunque troppa velocità”, dopo quell’errore, preso dalla foga di quanto aveva fatto fin lì (al primo intermedio aveva più di un secondo di vantaggio sulla francese Marmottan, poi 4a, a 21 centesimi dal podio e al miglior risultato della carriera in Coppa del Mondo, dopo il 13esimo di Lienz 2009). Me ne scuso. Tra l’altro quella odierna era la dodicesima apparizione di Federica tra le porte larghe in Coppa del Mondo, con una tendenza praticamente fissa: migliorare il risultato della prima manche. In precedenza era avvenuto ad Aspen, Are, Lienz 2009, ai Giochi di Vancouver 2010, alle Finali di Garmisch 2010, e all’inizio di questa stagione, Soelden e ancora Aspen. Insomma, sempre tranne che a Maribor 2010 (uscita quando viaggiava come un treno nella seconda) e oggi, 14esima dopo l’ottavo posto della prima prova. Certamente, ci ha provato e ci proverà sempre.  Ma oggi non è andata. 
Non ho capito, invece, l’atteggiamento di Manuela Moelgg, scesa e basta sia nella prima che nella seconda manche, almeno questa è stata la mia impressione. Anche lei avanti e poi indietro, da 12esima a 15esima. Lascio ai tecnici, invece, capire il perché Giulia Gianesini non riesca minimamente a esprimere il potenziale enorme che mostra in allenamento e anche in certi tratti di gara. Ma ancora una volta, come le era capitato praticamente sempre nella scorsa stagione, pur ottima, ha perso moltissimo nella seconda metà della seconda manche, finendo poi ventesima. 

Manuela Moelgg e Federica Brignone (FISI)

Tre azzurre a punti, ma c’è poco da sorridere. Si può farlo pensando che Lisa Magdalena Agerer, classe 1991, fresca vincitrice del primo gigante di Coppa Europa, in Norvegia, poco meno di 10 giorni fa, alla sua terza apparizione tra le grandi, dopo Soelden (fuori nella prima manche) e Cortina 2009 (43esima e dunque non qualificata per la seconda) sia giunta 33a, nella prima prova, a 18 centesimi da Marlies Schild, 30esima. Un gran bel passo in avanti. Stesso discorso per Elena Curtoni, alla 7a gara in Coppa del Mondo, 2a tra le porte larghe, 35esima nella prima manche dopo il 45esimo posto di Soelden 2010. Quarantacinquesima, invece, Francesca Marsaglia. Speriamo comunque di vedere ancora tutte e tre queste giovani atlete impegnate in gigante a Semmering, in Austria, il prossimo 28 dicembre. 

Sale il rammarico pensando a chi ha vinto la gara, ovvero Tessa Worley, francese di Annegasse, 21 anni, bronzo junior nel 2008 a Formigal, settima ai Mondiali senior di Val d’Isere 2009, 57kg esattamente come Federica, la stessa, meravigliosa, sciata “carvata”, tutta pieghe e velocità, mai una frenata, se succede pazienza, sempre all’attacco. La Worley ha vinto gli ultimi due giganti per un centesimo, oggi a St Moritz, sulla Poutiainen (41esimo podio in Coppa) e ad Aspen sulla Rebensburg, ma alla fortuna credo poco. Certo, ha un curriculum particolare: 4 podi e 4 vittorie. Non solo, in Coppa ha disputato 28 giganti, 8 volte è finita nelle 10, 4 volte ha vinto. Tra le vittorie di Are 2009 (con mezzo secondo di vantaggio su Tina Maze) ed Aspen 2010 ha infilato due 18esimi posti, una 19° piazza, una 8a posizione e un'uscita. E’ così. O vince o niente. Ma ha tionfato sul ghiaccio vivo di Aspen, un anno fa, sulla neve marcia di Are (e un pendio non certo ripido) e  in questo gigante velocissimo, mascherato da mini-SuperG, di St. Moritz. Or dunque, ci leviamo il cappello davanti a Tessa. Con tanti complimenti.
Queste le parole di Claudio Ravetto, direttore tecnico azzurro, e di Federica Brignone, rilasciate al sito di Race (http://www.raceskimagazine.it/articoli.php?articolo=1982). 

Infine, ecco la breve intervista rilasciata da Federica Brignone a Max Vergani, della Fisi, al parterre di St Mortiz.



 


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