PARIGI2010 – E’ attesa per questa mattina la decisione della Direzione di Torneo circa il reclamo presentato dalla delegazione italiana avverso l’assegnazione dell’ultima stoccata e, quindi, la vittoria della Cina nell’assalto contro gli azzurri, valido come finale della prova a squadre di fioretto maschile ai Campionati del Mondo. Il ricorso, presentato tempestivamente dal Capodelegazione Andrea Cipressa, verte su alcuni punti relativi alle concitate fasi finali dell’assalto.
“Abbiamo inteso presentare reclamo – spiega Cipressa – in quanto, a termini di regolamento, l’ultimo frazionista cinese, Shang Lei, assieme alla panchina asiatica, andrebbero sanzionati per via della loro esultanza, con invasione di pedana, durante la ricostruzione dell’azione da parte dell’arbitro, prima dell’assegnazione della stessa e, dunque, prima della proclamazione ufficiale da parte del presidente di giuria che, come previsto, vede i due atleti schierati a centro pedana con relativo saluto all’avversario ed al pubblico. Attendiamo fiduciosi l’esito del reclamo, perché siamo convinti che il regolamento vada applicato e dunque, vada inflitta la sanzione prevista con relativa non-assegnazione della stoccata. Inoltre – prosegue Cipressa – i cinesi hanno abbandonato la pedana tornando negli spogliatoi. Ciò, sempre secondo regolamento, andrebbe sanzionato con il cartellino nero che significa la squalifica dalla gara”.
Nel ricorso viene anticipato anche del materiale audio video che attesterebbe la mancata proclamazione ufficiale del vincitore da parte dell’arbitro e, dunque, la definitiva conclusione dell’assalto.
“Se c’è un regolamento, questo va applicato – ribadisce a chiare lettere il Commissario Tecnico, Stefano Cerioni -. Al di là delle decisioni arbitrali durante l’assalto, ciò che è accaduto è davvero incredibile. Il ricorso parla chiaro e non aggiungo nulla. Fatto sta che, poiché vi era ancora una decisione da assumere, la cerimonia di premiazione non doveva svolgersi. E’ accaduto anche ai Mondiali Giovani di Baku, dove la Commissione arbitrale ha sospeso la decisione circa un cartellino nero al fiorettista italiano Tommaso Lari, posticipando al giorno successivo la cerimonia del podio. Il mio atteggiamento in panchina? Non voglio di certo rovinare il Mondiale così come mi è stato accusato dal Comitato organizzatore. Io faccio il mio lavoro e chiedo l’applicazione di un regolamento. Adesso attendo fiducioso”. Sulla gara il Ct Stefano Cerioni è lapidario: “Se avessimo chiuso noi il match, sfruttando le occasioni, di certo non saremmo qui”.
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