Lindsey Vonn ieri al quartier generale Head di Soelden (foto Ugo Bellò)
Abbraccio tra Anja Paerson e Ted Ligety ieri a Soelden (foto Ugo Bellò)
Abbraccio tra Anja Paerson e Ted Ligety ieri a Soelden (foto Ugo Bellò)
La pista si chiama "Rettenbach", come il ghiacciaio che la ospita, parte da quota 3048m per arrivare a 2680, con un dislivello complessivo di 368m. La pendenza media è del 35%, massima del 60%. Lunghezza totale: 1,13 km. "Il tracciato sembra veramente fantastico - ha spiegato ieri il direttore tecnico unico della Nazionale italiana, Claudio Ravetto -. Erano tanti anni che non vedevo Soelden così imbiancata, ne guadagnerà lo spettacolo e la pista sarà preparata al meglio. I ragazzi stanno tutti bene, siamo curiosi di vedere quali saranno i responsi della gara".
Per capire com'è veramente il Rettenbach, riproponiamo la gara dello scorso anno firmata, in questo caso, da Federica Brignone.
Immagini relative al 24 ottobre 2009, la figlia di Ninna Quario allora era alla sua quarta gara di CdM: 20esima dopo la prima manche con il pettorale n°38, finirà 21a, dunque a punti. A noi, però, interessa soprattutto analizzare il pendio: in questo caso la vediamo impegnata nella seconda manche, tracciata dall'americano Wagner.
Picchiata iniziale, 10 secondi circa in posizione di ricerca della massima velocità, dunque primo cambio di pendenza. Ce ne sono fondamentalmente due, l'altro segue il secondo intermedio e immette su un muro splendido. La pista è quasi tutta ripida, come si può vedere dal filmato, ma ci sono 12''-15'' finali in falsopiano, che spesso decidono, o hanno deciso, la gara. Le manche hanno una durata media attorno al minuto e 12'', poi dipende ovviamente dal tipo di tracciatura, dall'atleta e anche dalle condizioni di pista che trova in quel momento.
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