di Alberto Dolfin
Per un fine settimana Changchun è stato il centro di gravità dello speed skating. Nella città cinese sono scesi sul ghiaccio sia gli specialisti dello short track per la terza tappa di Coppa del Mondo, sia gli sprinter della pista lunga impegnati sulle distanze brevi. Nello short track, assente la nazionale italiana che si riunirà al gruppo soltanto questo weekend in occasione dell’appuntamento di Shanghai: gli esorbitanti costi della trasferta e la mancanza di fondi adeguati hanno costretto la Federazione Italiana Sport Ghiaccio a sacrificare la prima trasferta asiatica. Problemi che spesso affliggono i cosiddetti “sport minori”.
La Cina ha giocato un ruolo da padrona sul proprio ghiaccio, conquistando ben nove medaglie in questo weekend. In particolare, le velocissime cinesi hanno dominato nei 500 metri, guidate dalla Zhao Nannan che si è aggiudicata entrambe le gare della distanza in programma. Come se non bastasse in tutte e due le sessioni è salita sul podio Fan Kexin, prima terza e poi seconda. Unica variante è stata l’ultima componente del podio. Sabato è toccato alla cinese Liu Qiuhong, seconda, per completare il tris delle padroni di casa mentre domenica sul gradino più basso del podio è salita la coreana Kim Dam-Min. A Shanghai sarà interessante vedere se la nostra Arianna Fontana, apparsa in grande forma in questo inizio di stagione, riuscirà a dare del filo da torcere alle agguerrite asiatiche.
Nella gara più veloce maschile Han Jialiang si è aggiudicato la prima sessione, davanti al francese Thibaut Fauconnet, il miglior pattinatore europeo in assoluto in questo inizio di stagione, e all’americano Ryan Bedford. Nella seconda gara dei 500 metri sorprendente successo per il russo Semen Elistratov, che ottiene così la prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo. Secondo posto per Remi Beaulieu, che tiene alto l’onore del Canada visto il weekend sfortunato del fuoriclasse Charles Hamelin e l’assenza del leader di Coppa, Francois-Louis Tremblay.
Nei 1000 metri la Corea, grande assente delle tappe canadese, dimostra a tutto il mondo di essere tornata. Kim Byeong-Jun in campo maschile e Yang Shin-Young si sono aggiudicati la vittoria. Strepitoso risultato per la Francia. La squadra transalpina riesce a piazzare due pattinatori sul podio: insieme al solito Fauconnet, il promettente Maxime Chatagnier si accomoda sul gradino più basso del podio. In campo femminile, medaglia d’argento per la canadese Marie-Eve Drolet e bronzo per la cinese Zhou Yang. Il francese Fauconnet guida la classifica generale maschile, mentre l’americana Reutter è in testa alla graduatoria femminile.
Ed è proprio Katherine Reutter ad aggiudicarsi la vittoria sui 1500 metri. Dopo i due successi in Canada, l’americana è sicuramente l’atleta più in forma nel panorama femminile. La vice campionessa olimpica dei 1000 metri ora guida anche la classifica generale della distanza più lunga grazie al primo posto di Changchun. Nulla da fare per la coreana Cho Ha-Ri, seconda, e la nipponica Biba Sakurai, terza. Tra gli uomini successo per l’asso coreano Lee Ho-Suk, davanti al cinese Liu Xianwei e all’americano Jeff Simon. Quest’ultimo guida la classifica della distanza con 103 punti di vantaggio sul canadese Guillaume Bastille.
In staffetta continua lo strapotere canadese in campo maschile. Anche con due soli reduci della squadra che ha vinto l’oro olimpico a Vancouver, Charles Hamelin e Olivier Jean, dai Giochi ad oggi alla fine ha sempre vinto il Canada. Nulla da fare per gli Stati Uniti che hanno chiuso al secondo posto e per la rientrante Corea, terza. Tra le donne, successo all’ultimo respiro della Corea sulle padroni di casa cinesi. Da segnalare l’ottimo terzo posto dell’Olanda, al primo podio in questa stagione.
Poco più in là, sull’anello di pista lunga si sfidavano intanto gli sprinter di tutto il mondo. Oltre alla scontata assenza di Enrico Fabris, specialista delle lunghe distanze come i vari Bokko e Marsicano, ha fatto rumore il forfait all’ultimo di Shani Davis, dominatore dei 1000 metri nelle tappe europee di Coppa del Mondo. Senza l’asso americano, weekend da incorniciare per Stefan Groothuis. L’olandese domina entrambe le sessioni dei 1000 e vola al comando della classifica generale della distanza. Alle sue spalle, il compagno di squadra Simon Kuipers, grazie ai due podi cinesi: sabato il terzo bronzo stagionale e poi domenica il secondo posto dietro a Groothuis.
Nei 500, vittoria del coreano Kang-Seok Lee davanti al leader di Coppa Joji Kato e all’altro giapponese Keiichiro Nagashima. Nella seconda sessione, successo per lo statunitense Tucker Fredericks, davanti all’olandese Jan Smeekens ed al coreano Kyou-Hyuk Lee.
Tra le donne Christine Nesbitt non sbaglia un colpo. Quarto successo in altrettante gare in questo inizio di stagione: ormai si lotta per il secondo posto. Brava l’americana Heather Richardson a piazzarsi seconda in tutte e due le gare, con la tedesca Hesse prima e la nipponica Nao Kodaira poi a farle compagnia sul podio. Ora nella classifica generale la Nesbitt ha fatto il vuoto con i suoi 400 punti, distanziando di ben 110 punti l’americana Richardson, seconda con 290.
Finisce invece il dominio di Jenny Wolf nei 500 metri. Dopo il filotto di vittorie ottenute in Europa, la tedesca si è dovuta “accontentare” di salire sugli altri gradini del podio. Seconda sabato dietro alla coreana Sang-Hwa Lee con la nipponica Nao Kodaira che si è aggiudicata la terza piazza.
Domenica, invece, la Wolf è salita sul gradino più basso del podio, battuta ancora una volta dalla Lee e dalla cinese Jing Yu. La tedesca mantiene comunque la leadership con ottanta punti di vantaggio sulla coreana Lee.
L’Italia si difende con i suoi tre alfieri: Anesi e Simionato scalano la classifica nel primo gruppo di merito, cercando di guadagnarsi il posto fisso tra i migliori. Buone anche le prestazioni di Ermanno Ioriatti, sempre nelle prime posizioni del gruppo B ed in odore di promozione al Gruppo A.
Nel prossimo weekend tutti sul ghiaccio, ma questa volta ci si divide. Lo short track sarà di casa a Shanghai (Cina) e per l’occasione raggiungerà la comitiva anche la squadra azzurra, guidata da Arianna Fontana e Nicola Rodigari. Gli sprinter della pista lunga si sposteranno in Giappone, a Obihiro, per un altro weekend per gli specialisti di 500 e 1000 metri. Per rivedere in pista Enrico Fabris bisognerà aspettare gli Europei di inizio gennaio in programma a Collalbo.
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