mercoledì 10 novembre 2010

Pallavolo, Mondiali: Italia, addio sogni di gloria

La fiammella della speranza si spegne quando la scatenata Carcaces, stamattina un'iradiddio, mette a segno il punto n° 14 nel quarto set della sfida Italia-Cuba, ultima della seconda fase per le azzurre ai Mondiali di volley 2010. In quel esatto momento l'Italia smette di giocare per le semifinali e comincia a farlo, idealmente, per un piazzamento dal quinto all'ottavo posto. Il quoziente set, infatti, ci condanna definitivamente all'eliminazione. In semifinale ci vanno Russia, Brasile, Stati Uniti e Giappone. Arriva anche la sconfitta, con Cuba, 2-3, con capitan Lo Bianco e compagne che lottano comunque fino all'ultimo punto. Nulla si può imputare alla compagine di Barbolini, per concentrazione, grinta, coesione e volontà, in questa fase 2, dove l'Italia ha abbattuto Germania, Stati Uniti (argento a Pechino) e Thailandia, prima di cedere alla caraibiche.
Peccato, davvero, perché dopo il 25-16 del primo parziale, con le azzurre mai così decise, concentrate e precise con Ortolani e Piccinini in particolare, nel miracolo ci abbiamo creduto tutti.


Purtroppo questa squadra, che è di livello assoluto e lo ha  dimostrato nell'ultimo lustro vincendo due Europei (2007 e 2009, con l'argento del 2005), una Coppa del Mondo (2007), una Grand Champions Cup (2009), l'oro ai Giochi del Mediterraneo (2009 e alle Universiadi (2009), 2 argenti (2004 e 2005) e 4 bronzi (2006, 2007, 2008, 2001) nelle ultime sette edizioni del World Grand Prix, non è particolarmente fortunata quando si tratta di disputare Mondiali o Giochi Olimpici: dopo l'oro iridato in Germania del 2002, infatti, la Nazionale si è trovata a disputare il torneo del 2006, sempre in Giappone, con Barbolini appena subentrato a Bonitta (certo, un cambio "voluto" dalle giocatrici stesse); le Olimpiadi del 2008 con la giocatrice più forte, Aguero, turbata da questioni personali e quella più carismatica, Del Core, fermata dal Coni; dulcis in fundo, quest'anno, primo lo scherzo della Fivb (o, forse, l'ingenuità di qualcuno nello staff italiano) che ha costretto frettolosamente le senatrici azzurre a tornare sul taraflex per giocare un Grand Prix che certo conta meno di un Mondiale) e poi una serie numerosa di infortuni e contrattempi (la SACROSANTA maternità della Barazza). Frullando il tutto, eccoci qui a commentare quello che poteva essere e non è stato. 
E adesso? Posto che potranno essere benedetti gli arrivi, nel caso, di Costagrande, o i ritorni (ma non credo) della suddetta Tay, resta un bel rebus. Che si fa, si mette meno a una squadra di campionesse che in Giappone avrebbe potuto anche vincere? No, certo. Ma. C'è un ma. Ci sono le giovani da lanciare, visto dal 2004 l'Italia vince l'oro europeo a livello juniores e che tra 2011 e 2014 ci giocheremo prima un Europeo e poi un Mondiale in casa, con i Giochi di Londra 2012 in mezzo. Forse qualche scelta dolorsa bisognerà farla, ma non credo si sia chiuso un ciclo perché i ricambi (vedi Ortolani, Bosetti e Barcellini, uscite tutte a testa altissima dal Giappone) li abbiamo già e altri scalpitano. Semplicemente, andranno prese le decisioni giuste per lasciare le azzurre nell'elite di questo sport. Impresa tutt'altro che impossibile. 

ITALIA-CUBA 2-3 (25-16, 24-26, 25-21, 23-25, 22-24).
ITALIA: Arrighetti 14, Ortolani 24, Piccinini 23, Gioli 16, Lo Bianco 2, Del Core 12. Libero: Cardullo. Bosetti 3, Crisanti, Rondon. Non entrate: Barcellini, Di Iulio.  All. Barbolini.
CUBA: Sanchez 20, Cleger 6, Silie 8, Palacio 7, Carcaces 35, Giel 16. Libero: Arredondo. Santos 2, Salas. Non entrate:, Lescay, Castaneda, Silva. All. Gala.
Arbitri: Rodriguez (Esp) e Karampetsos (Gre).
Spettatori:. Durata set: 21, 27.
Italia: bs 2, bv 7, m 8, e 15.
Cuba: bs 9, bv 4, m 16, e 18.


BARBOLINI:Abbiamo perduto davanti ad una Cuba che ha giocato una buonissima partita, in attacco, in difesa e a muro. Dobbiamo dare merito alla squadra che ci siamo trovati davanti. Noi abbiamo iniziato benissimo, nel primo set tutto ha funzionato al meglio, poi le cose si sono complicate quando abbiamo dovuto confrontarci punto a punto. La squadra ha continuato a giocare per vincere anche quando ha visto svanire la possibilità di entrare nelle prime quattro, ha continuato a lottare sino in fondo e lo dimostra il quinto set che si è concluso sul 24-22. Noi vogliamo continuare a onorare la partecipazione a questo mondiale, anche nella prossima fase pur se siamo  rimasti fuori dalla corsa alle medaglie".

SECONDA FASE - Pool E (Tokyo) - 6 novembre: Perù-Russia 0-3, Polonia-Corea del Sud 3-2, Serbia-Turchia 0-3, Giappone-Cina 1-3. 7 novembre: Perù-Corea del Sud 1-3, Polonia-Russia 0-3, Serbia-Cina 3-1, Giappone-Turchia 3-1. 9 novembre: Perù-Turchia 0-3, Polonia-Cina 0-3, Serbia-Russia 0-3, Giappone-Corea del Sud 3-0. 10 novembre: Perù-Cina 0-3 (17-25 22-25 21-25), Polonia-Turchia 3-1 (25-23 24-26 27-25 25-22), Serbia-Corea del Sud 3-0 (25-17 25-22 25-16), Giappone-Russia 1-3 (21-25 14-25 25-23 15-13). Classifica: Russia 14, Giappone 10, Serbia 8, Turchia (qp 1.026) , Polonia (qp 1.013) , Cina (qp 0.989), Corea del Sud (qp 0.948) 6, Perù 0.

Pool F (Nagoya) - 6 novembre: Brasile-Thailandia 3-0, Olanda-Cuba 3-1, Rep. Ceca-Stati Uniti 0-3, Italia-Germania 3-1. 7 novembre: Brasile-Cuba 3-1, Olanda-Thailandia 1-3, Rep. Ceca-Germania 0-3, Italia-Stati Uniti 3-1. 9 novembre: Brasile-Germania 3-0, Olanda-Stati Uniti 0-3, Italia-Thailandia 3-0, Rep. Ceca-Cuba 1-3. 10 novembre: Brasile-Stati Uniti 3-1 (25-19 24-26 25-19 25-23), Olanda-Germania 1-3 (12-25 14-25 25-19 25-27), Rep. Ceca-Thailandia 1-3 (25-16 18-25 20-25 23-25), Italia-Cuba 2-3 (25-16 24-26 25-21 23-25 22-24). Classifica: Brasile 14, Stati Uniti 10, Germania (qp 1.082) Italia (qp 1.062) 8, Cuba 6, Olanda (qp 0.965), Thailandia (qp 0.815) 4, Rep. Ceca 2.

Semifinali 1-4 posto: Russia-Stati Uniti; Brasile-Giappone.
Semifinali 5-8 posto: Serbia-Italia; Germania-Turchia.
Semifinali 9-12 posto: Polonia-Olanda; Cuba-Cina.   

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