giovedì 14 ottobre 2010

Sci: intervista a Giuliano Razzoli

Lasciamo stare i soliti discorsi che si sentono in questi casi, del tipo "confermarsi è più difficile", oppure "adesso tutti lo aspetteranno al varco" e via dicendo. La verità è che lui la pressione non la sente perché non ci pensa, così come nell'intervallo di tempo tra una manche e l'altra dello slalom olimpico, a Vancouver, lo scorso 27 febbraio, quando non ha certo badato a chi diceva "ha sulle spalle il peso di tutta la spedizione". Magari, chi lo sa, sognava già i tortellini della mamma, come si dice in giro, o l'abbraccio del suo insostituibile fan club; o magari, semplicemente, è un campione nella testa e basta. Quindi, un campione vero.

Giuliano Razzoli in azione a Kranjska Gora (Fisi)

Giuliano Razzoli da Villa Minozzo, Reggio Emilia, 26 anni il prossimo 18 dicembre, campione olimpico tra i pali stretti 22 anni dopo Alberto Tomba, otto mesi fa, ha le idee chiarissime sulla stagione che lo aspetta. Puntare alla coppa di specialità, migliorare sul ripido e centrare magari una medaglia ai Mondiali di Garmisch, nel febbraio 2011, su un pendio che gli piace, anche se molto ripido e spesso ghiacciato (nel marzo scorso, durante le finali di coppa, uscì dopo l'intermedio della prima manche, quando era al comando). Neanche l'infortunio subito a Ushuaia, in Argentina, a fine agosto, durante gli allenamenti estivi, e la conseguente operazione al polso sinistro, lo hanno scosso più di tanto. L'esordio in slalom è previsto a Levi, in Finlandia, il 14 novembre.

Giuliano Razzoli, notizie dalla sua mano sinistra?
 "Adesso è tutto ok, mi hanno tolto i ferri di recente, sto per affrontare i primi pali in allenamento e per questo sono molto felice. E' stato un piccolo imprevisto ci può stare e che non mi ha condizionato più di tanto nella preparazione. Vedremo di recuperare nelle prossime settimane".

Comincia la stagione da campione olimpico in carica. Cosa significa per lei?
 "Nulla di particolare, davvero. Se ci sono molte aspettative su di me significa che qualcosa di buono ho combinato e la cosa non può che farmi piacere. Cercherò di mantenerle, queste aspettative. Chiaramente, avrei fatto anche a meno di questo infortunio, ma sono cose che capitano agli sportivi. L'ho messo in conto, difficile che vada sempre tutto liscio. Non è stato niente di grave e quindi cercherò di arrivare pronto per le prossime gare".

Obiettivi per la prossima stagione?
 "Sicuramente tenere più continuità durante l'anno (Giuliano ha vinto uno slalom di Coppa, a Zagabria, e può vantare altri 3 podi) è la prima sfida. Poi vedremo come andranno le prime gare. Quello di Garmisch-Partechirken è ovviamente un appuntamento importante, ma tengo molto a tutto: alla Coppa (magari di specialità, ndr) e all'appuntamento iridato".

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